Simboli e rappresentazioni differiscono nel modo in cui comunicano. I simboli sono diretti e universali, mentre le rappresentazioni sono più complesse e richiedono un contesto.
Le intricate geometrie e simboli dei mandala celano un mondo di significati. La loro bellezza risiede anche nella capacità di comunicare sia in modo intuitivo che allegorico. Alcuni elementi, come il cerchio che rappresenta la totalità, o la Luna, o il Sole, sono universali e facilmente comprensibili. Altri, come il vajra o la campana, hanno significati più specifici legati a determinate tradizioni e richiedono una conoscenza più approfondita per essere interpretati correttamente. Perché al di là del simbolo intuitivo, la campana suona l’ora, il richiamo delle celebrazioni, la parola del Dharma, ha un valore rappresentativo, per cui solo gli esperti sanno distinguere se si tratti di un simbolo di sapienza o meno.
Inoltre, il madala simboleggia un dono simbolico. Quando creiamo un mandala, stiamo in realtà offrendo l’intero universo. Questo gesto può sembrare paradossale, ma in realtà esprime l’idea di donare tutto ciò che siamo al fine di raggiungere una comprensione più profonda di noi stessi e del mondo. Ma come si fa a rappresentare l’intero universo in un disegno? I mandala utilizzano diverse tecniche, come la creazione di livelli concentrici, la disposizione di simboli specifici e l’utilizzo di mudra (gesti delle mani). Ad esempio, un semplice piatto con del riso può simboleggiare il cosmo, con il riso che rappresenta le stelle e i pianeti.
Dietro la bellezza estetica dei mandala si nasconde un significato profondo. Creando e contemplando un mandala, possiamo entrare in uno stato di meditazione, favorire la concentrazione e sviluppare una maggiore consapevolezza di noi stessi e del mondo che ci circonda. Il mandala ci offre un approccio diretto ma prima di poterlo leggere e maneggiare varrebbe la pena interessarsi alla sua storia ai suoi significati, ricchi di sfumatuere e stratificazioni.