Per sempre camminerò su questi lidi,
Kahlil Gibran
Tra la sabbia e la spuma,
L’alta marea cancellerà le mie orme,
E il vento soffierà via la spuma.
Ma il mare e la spiaggia rimarranno
Per sempre
Arriva il mese di settembre, che convenzionalmente segna l’inizio delle attività del nuovo anno e rappresenta il passaggio dall’estate all’autunno. Questo periodo è un misto di nostalgia per i giorni più rilassati di viaggi, di gite, di ferie o vacanze, e la consapevolezza che la stagione trascorsa ci ha offerto opportunità e energie da raccogliere per i mesi a venire.
I versi poetici diventano una metafora della caducità della vita. Il passaggio di ogni essere umano è inesorabilmente cancellato dal tempo, che scorre incessantemente, portando via i simboli della spuma e della sabbia, elementi effimeri e inafferrabili come il vento. Tuttavia, gli elementi fondamentali della nostra esistenza permangono “per sempre”, collegati a una vitalità infinita. La poesia cattura l’istante, trasformandolo in qualcosa di eterno.
Quando meditiamo, entriamo in un flusso eterno di presente, un momento di pura consapevolezza in cui siamo completamente presenti. Questa esperienza ci permette di abbracciare l’impermanenza della vita, riconoscendo al contempo la continuità e la connessione con l’infinito. Meditare ci offre uno spazio sacro per riflettere, consentendoci di attingere alla forza interiore e alla saggezza necessarie per affrontare le stagioni della nostra esistenza.
Photo Cover: Marc Treanor – Sand Circles