I mandala, inizialmente concepiti come strumenti di insegnamento nella tradizione buddista, si rivelano preziosi per esplorare e rielaborare emozioni negative come l’orgoglio, l’attaccamento, l’invidia, la rabbia e l’ignoranza, noti come klesha nel contesto buddista. Queste cinque emozioni afflittive spesso annebbiano la nostra percezione del mondo. Attraverso un’esplorazione profonda e continua di tali emozioni, si arriva a sviluppare la saggezza e quelle abilità che facilitano una trasformazione della loro prospettiva sul mondo, su se stessi e sugli altri. Ciascuna pratica mira ad esaminare in modo mirato questi specifici stati emotivi, contribuendo così a un processo di crescita e cambiamento personale.
Per approfondire: Il mandala, le emozioni e la Ruota di Plutchik