Jung ha sperimentato il potere ordinatore del mandala su se stesso. Attraverso questo lavoro portato avanti negli anni 10 del XX secolo, Jung afferma:
“Mi è sempre stato più chiaro che il mandala è il centro. È l’espressione di tutte le vie. È la via verso il centro, verso l’individuazione. Non c’è un’evoluzione lineare; c’è solo un percorso intorno al Sé. Questa convinzione mi ha dato stabilità e, gradualmente, la mia pace interiore è tornata. Sapevo che trovando il mandala come espressione del Sé, avevo raggiunto ciò che per me era il culmine. Forse qualcun altro sa di più, ma io no”.
Aggiunge :
“L’ordine severo imposto da un’immagine circolare come quella mandalica compensa il disordine e la confusione dello stato psichico. Ciò avviene attraverso la creazione di un punto centrale al quale ogni cosa è correlata, o attraverso una disposizione concentrica del molteplice, dell’opposto e dell’inconciliabile.”
photo : Anima Mundi Beatrice Serres