L’incoronazione di Carlo III del Regno Unito ha acceso ancora una volta le luci della ribalta sull’Abbazia di Westminster e i suoi rosoni.
Quello posto nel transetto sud ha un impianto a raggiera, ma non tragga in inganno la bellezza e la grandezza, in realtà si tratta di un restauro di recupero della seconda metà dell’800. Pur essendo frutto del Gothic Revival questo rosone è considerato il più vicino all’originale del XIV secolo, che si pensa sia stato progettato da Enrico di Reynes o dal suo successore, Giovanni di Gloucester. La finestra mostra Cristo circondato da sedici figure che simboleggiano le Virtù e l’ordine degli angeli.
Non meno suggestivo quello posto sul lato nord del transetto che fu progettato Sir James Thornhill nel 1722 e in cui nel cerchio centrale è incisa la Bibbia con le parole greche che significano “Parola della Croce” e intorno ad essa trovano collocazione sedici figure di Cristo, gli Apostoli e gli Evangelisti.
La colorazione vivace delle vetrate attraversata sapientemente dalla luce in particolari ore del giorno conferisce un’atmosfera surreale e ieratica all’insieme e accompagna il visitatore all’incontro con il sacro. Il rosone in quanto mandala dell’occidente, secondo C.G: Jung ottempera alla funzione di contenitore in cui si stabilizza la tensione dei due opposti, immanente e trascendente , creando armonia e pace.
Più informazioni sul rosone : Il rosone mandala dell’occidente
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