Una V classe di una scuola media superiore, l’Esame di Stato vicino e l’ansia è quasi palpabile.
Viene proposto agli alunni di colorare un Mandala, è una figura geometrica uguale per tutti.
Dopo il primo momento di sorpresa incominciano a lavorare e vengono coinvolti dalla sacralità della figura, quasi un rosone.
Al termine i lavori vengono attaccati alla lavagna in modo che tutti possano condividere la propria opera e vedere quella degli altri e…
Ed ecco che il valore della diversità viene svelato ai loro occhi con grande semplicità, senza bisogno di parole nuove che sostituiscano quelle vecchie ormai quasi prive di significato perché troppo abusate o considerate retoriche.
È tutto lì in quel meraviglioso caleidoscopio di colori che riflette fragilità, emozioni, risorse di ogni-uno di loro.
I colori vibrano e parlano all’anima.
Non bisogna avere paura della diversità ma occorre prendersene cura: è un dono prezioso.
Il Mandala è anche questo.
Foto di copertina di Mariella Franzitta