Da quando ho incontrato il Mandala, nella primavera del 2008, continuamente si aprono porte su nuovi e affascinanti panorami che mi invitano a scoprire misteriose saggezze.
Cercando su You Tube interviste a M. L. Von Franz mi appare un filmato di Guido Ferrari del 1987 : “Marie Louise Von Franz: Le visioni di Nicolao della Flüe“. Argomento sconosciuto, (della serie: chi era costui?), non sono interessata, eppure qualcosa mi spinge a “cliccare”.
Il film è ben fatto e, in qualche modo, mi coinvolge, poi, improvvisamente, appare una tavola con disegnato un Mandala: una figura geometrica essenziale, che mi incanta e….inizia la ricerca.
Nicolao o Bruder Klaus, come lui stesso si faceva chiamare, contadino del ceto medio-alto, padre di famiglia, soldato, capitano, giudice, mistico, eremita, promotore del dialogo, consigliere politico, analfabeta, uomo di grande saggezza che sa ascoltare in profondità, santificato da Pio XII, è considerato il protettore della Svizzera sia dai cattolici che dai protestanti.
Figura complessa, affascinante ed enigmatica, decisamente fuori dalla concezione comune di eremita, dopo una visione che lo lascia terrorizzato per diverso tempo, ritrova il proprio centro interiore attraverso questo Mandala a lui attribuito.
San Nicolao contemplava il simbolo della ruota a sei raggi, che raffigurava l’attività interna (ad intra) della Trinità e l’attività esterna (ad extra).
Un pellegrino che fece visita al santo così ne descrive la spiegazione che l’eremita gli diede.
«Se non ti dispiace, disse Nicola al pellegrino, ti farò anche vedere il mio libro, lì sopra studio, e cerco l’arte di questa dottrina.”
Egli mi portò una figura disegnata come una ruota a sei raggi. (qui il pellegrino disegna due ruote concentriche, l’una circa tre volte più grande dell’altra, unite tra loro da sei angoli, tre diretti verso la ruota interna, e gli altri tre, che si alternano con i precedenti, diretti verso la ruota esterna). La sollevò e mi disse:
“Vedi questa figura? Così è l’Essenza divina.”
Allora cominciò a spiegarla con una sicurezza ed una dolcezza incomparabili.
“Vedi questa figura? Al centro è l’essenza divina, la Divinità indivisa, in cui si rallegrano tutti i santi. Le tre punte che vanno verso il cerchio interno, sono le tre Persone: esse escono dall’unica divinità, abbracciano il cielo ed anche il mondo intero, che dipendono dalla loro potenza. E come escono con una forza divina, così rientrano; ed esse sono unite, e inseparabili in eterna potenza. Ecco il significato di questo disegno…. Vedi, nella ruota, il raggio che parte dal cerchio interno: è largo all’interno, e termina con una punta; ora, secondo il significato e secondo la forma dei raggi, immaginati il Dio onnipotente: egli copre e abbraccia tutti i cieli; tuttavia, come un fanciullino, ecco che egli entra nella Vergine altissima e nasce da lei senza rompere la sua verginità. Ed ecco che il suo corpo delicato, ce lo ha dato come nutrimento, unito alla divinità che ne è inseparabile. Guarda questo altro raggio che è anche lui largo vicino al cerchio interno e piccolo contro il cerchio esterno, all’infuori: così la grande potenza del Dio onnipotente è contenuta sotto le apparenze della piccola ostia. Ed ora osserva l’ultimo raggio della ruota, che è anch’esso largo vicino al cerchio interno e piccolo verso l’esterno: è il simbolo della nostra vita, breve e passeggera. In questo breve tempo, potessimo noi con l’amore divino meritare una gioia indicibile che mai avrà fine. Ecco il significato della mia ruota.» (2)
È una interpretazione complessa, molto articolata.
Scoprendo poi quella che era la sua preghiera quotidiana, (tradotta in 11 lingue), ne trovo una nuova , più essenziale ma ugualmente profonda:
“Mio Signore e mio Dio, togli da me tutto ciò che mi allontana da Te.
Mio Signore e mio Dio, dammi tutto ciò che mi conduce a Te.
Mio Signore e mio Dio, toglimi a me e dammi tutto a Te”
Il suo messaggio principale non è legato ad una appartenenza confessionale, nella sua preghiera vi sono tre stadi della mistica, come ci fa notare il professor Nabih Yammine
La purificazione – “Togli da me tutto” è rivolta agli uomini principianti
L’illuminazione – “Dammi tutto” è diretta agli uomini che stanno crescendo
La unificazione – “Toglimi a me e dammi tutto a te” è rivolta agli uomini compiuti.
(cit. Roland Groebli in “Mistico, Mediatore, Uomo”)
È un Mandala di grande potenza evocativa per chiunque, credente o non, sia alla ricerca della propria spiritualità e di un rapporto con il trascendente.
Nella mia lettura vedo al centro la Creatura umana nella sua “essenza divina”.
Le energie e le vibrazioni che riceviamo dall’Universo attraverso immagini, parole, esperienze le riconsegniamo all’Universo con sguardi, parole, comportamenti, in un movimento infinito del “ricevere e dare.”
Tutto quanto accogliamo nel crogiuolo della nostra anima può essere pensato, riflettuto e trasformato dalla nostra creatività e dalle nostre intenzioni in qualcosa di nuovo e di antico contemporaneamente, e restituito poi all’Universo.
Possiamo scegliere se essere strumenti di rabbia, invidia e violenza, rinnegando così la nostra natura divina, o accoglierla, divenendo portatori di gentilezza, “com-passione”, amore, luce.
È un’immensa “respons-abilità” e la scelta è sempre e solo nostra.
Ecco perché è essenziale per la Creatura umana la “con-sapevolezza“.
Non è semplice divenire pienamente consapevoli ma è un sentiero che vale la pena di percorrere se vogliamo “ri-trovare” il significato della nostra presenza.
E la tavola di Nicolao può rappresentare una bussola nel mare burrascoso della vita.
Testi e siti consultati
1 – You Tube – Marie Louise con Franz: Le visioni di Nicolao della Flüe
2 – Wikipedia Nicolao della Flüe
3 – www.mehr-ranft.ch – Mistico – Mediatore – Uomo I 600 anni di Nicolao della Flüe
4 – Dizionario storico della Svizzera
5 – www.swissinfo.ch Christian Ruch – San Nicolao della Flüe – un eremita promotore del dialogo
6 – Enciclopedia Britannica
7 – www.catt.ch Wenger-Schneiter: San Nicolao della Flüe raccontato ai bambini