“Le donne hanno bisogno di sedersi in cerchio,
non perché hanno bisogno di guarigione,
ma perché hanno bisogno di rifornimento.
Le donne hanno bisogno di andare in profondità.
Sedere in cerchio nutre l’anima.”
cit. dall’articolo di P. Morgante “Sentire la bellezza, dare anima alle cose”
Un cerchio e’ un abbraccio, e con questo spirito ci sentiamo, tutte e ciascuna, connesse con le altre, anche se lontane, divise dal mare, dalle montagne, dalle lingue e dalla luce del sole o dal buio della notte, siamo tutte insieme. Membra di questa Terra, figlie della stesso spirito materno, il medesimo sentire e’ il filo rosso che ci unisce in un cerchio continuo e ideale in cui ci sentiamo sorrette, riconosciute e integrate.
Il circolo antico, il cerchio delle donne che lavorano a maglia, costruiscono ceste di vimini, preparano il te’, tessono la tela, lavano i panni e’ la base di quel rifornimento di energie e rinnovato sentire che ci hanno lasciato in eredita’ le nostre nonne. Oggi, che abbiamo una realta’ piu’ frenetica e veloce possiamo ancora trovare l’occasione per sperimentare quel cerchio, per reimpossessarci di quella sapienza tutta femminile che risveglia energie antiche, di forza, tolleranza, accudimento e amore e lo possiamo fare sedendoci a riflettere, incontrandoci e scambiandoci il tempo.
Dedicarsi tempo e’ iniziare a lasciare andare vecchie e insane abitudini e improntare la nostra vita sul valore del femminile che e’ basato sul riconoscimento dell’unicita’ di ciascuna nella sua irripetibilita’ e nella sua diversita’.
Testo originale pubblicato 2 mar 2015, su www.mandalaweb.info