A dicembre si guarda al calendario del nuovo anno con curiosità e con speranza per augurarsi il meglio, per scongiurare il peggio, per conoscere qualcosa del proprio destino. I calendari sono un insieme di dati e informazioni la cui origine si perde nella pratica della divinazione affidata agli astrologi, ai saggi, agli sciamani, agli astronomi e ai sacerdoti che erano in grado di comprendere la vita e le sue mille sfaccettature grazie alla sapienza, ai calcoli ad un linguaggio segreto e arcaico. Le notizie piu’ antiche riferiscono di un calendario trovato nelle grotte di Lescaux in Francia, mentre si hanno testimonianze del fatto che gia’ 20.000 anni fa gli uomini Cro-Magnon conoscessero l’alternanza delle fasi lunari.

Il tempo ha una sua circolarità, già i Babilonesi, divisero il tempo seguendo un andamento circolare di 360 gradi da cui estrassero con calcoli e creatività i giorni, le settimane e i mesi. A loro dobbiamo l’origine del calendario e della moderna divisione astrologica dell’anno che ha influenzato la creazione dell’oroscopo come noi lo conosciamo, anche degli egiziani, che hanno nello zodiaco di Dendera uno dei più famosi calendari che la storia ci abbia conservato. E non solo.

Guardando alle culture del mondo dalla Cina, dove lo zodiaco si trova anche come decorazione preziosa di specchi destinati alla corte, agli Atzechi la cui Piedra del Sol e’ uno degli esempi piu’ illustri della cultura precolombiana, la maggiora parte dei calendari sono rappresentati in forma circolare; seguono un andamento lunare o solare e sono dei veri e propri riferimenti per la vita sociale delle popolazioni.

Guardare il calendario, i mesi e i segni zodiacali che governano ogni periodo dell’anno e’ un rituale primitivo, che conferisce una certa sacralità al cambio di stagione tra l’autunno e l’inverno, tra il buio totale e l’incubazione della ripresa. Un significato talmente suggestivo da influire l’arte del Medio Evo e del Rinascimento fino ai giorni nostri. Basti pensare alle pareti della stanza dei mesi di Palazzo Schifanoia a Ferrara, un mandala che si svolge lungo le pareti affrescate della sala, in cui si entra per restare completamente affascinati e deliziati dalle decorazioni e dai colori preziosi e intensi. Un omaggio al tempio del “divertissement” e nello stesso tempo un recupero di conoscenze complesse e raffinate.

L’unione della saggezza e della curiosità umana con le energie e le forze del cosmo ci regalano ogni anno la possibilità di rinnovare il nostro ciclo di vita con amore e sensibilità e come il calendario anche il mandala ci offre queste possibilità. Colorando un mandala camminiamo in uno spazio e in un tempo “altri”, ricostruendo i nostri simboli, scoprendo aspetti e peculiarità mitiche che in qualche modo ci appartengono.
Come il mandala, il calendario si espande nello spazio e nel tempo, per poi tornare alla propria origine. In un continuum senza fine, ne’ inizio; il cerchio di apre ogni direzione e poi ritorna al punto di partenza per avviarsi su un nuovo percorso. Questo movimento osmotico ci porta a crescere costantemente ma con tempi del tutto personali.

I segni zodiacali sono dei simboli, come nel mandala, sono riferimenti di una spiritualità mitologica e legata alla ciclicità della natura, alle alternanze delle stagioni, al legame tutto spirituale tra il nostro mondo interiore e la natura antica: regale e regolatrice di vita.
Nel mandala il tempo segue uno schema suo personale, molto più vicino ad un eterno presente, senza uno ieri di cui pentirsi o un domani di cui preoccuparsi. Il mandala e’ un elemento che scandisce il presente in momenti che si susseguono e si integrano, si perdono per poi ritrovarsi per questo motivo e’ spesso usato da persone affette da patologie degenerative, oppure con i bambini particolarmente vivaci o al contrario molto timidi, per offrire uno strumento in cui lasciarsi andare, da cui lasciarsi assorbire senza alcun problema di confronto con altri, di competizione o di ansie da prestazione. Il mandala ci aiuta a rigenerare la parte stressata della nostra anima e nello stesso momento ci offre una strada nuova e antica insieme per scoprire noi stessi attraverso colori e forme.

Il mandala e’ uno strumento che in qualche modo misura il nostro tempo, ma quello interiore, quello tutto personale che ci colloca in uno stato di armonia e pacificazione interiore. Per questo i simboli arcaici e antichi sono stati assorbiti, e reinterpretati anche dalle religioni monoteiste come mostrano le foto allegate a questo testo. La rappresentazione dei mesi e dei giorni nei pavimenti, sugli orologi delle torri medievali o dei campanili rinascimentali, piuttosto che all’interno dei rosoni gotici e’ indice della rilevanza che ha avuto da sempre l’interazione dell’essere umano con le stelle, i pianeti e il Cosmo. E come il mandala, anche lo scorrere del tempo, l’alternarsi delle stagioni e quello degli astri nel Cielo sono un punto di riferimento per il raggiungimento del nostro equilibrio tra benessere spirituale e benessere fisico.

Testo originale pubblicato 12 dic 2015 su www.mandalaweb.info

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