L’aria è, secondo la tradizione occidentale, uno dei quattro elementi di cui è composto il cosmo. È quella sostanza sottile in eterno movimento che riempie lo spazio tra cielo e terra, che ci consente di respirare e di vivere. La sua fluidità è tale che è impossibile afferrarla, tenerla, vederla a occhio nudo, per queste sue capacità è assimilata alla spiritualità ed è associata all’elemento più sacro: il fuoco. I due elementi insieme richiamano il maschile, la spinta ascensionale e il soffio vitale.
In una parte della tradizione indù l’aria è rappresentata da Vāyu (aria, vento), la personificazione del vento è costituita da un uomo che cavalca una gazzella (simbolo di leggerezza) mentre per altri è identificato con Prana il respiro cosmico. Secondo i testi Vedici, nei quali per altro è poco citato e sempre insieme ad Agni (il cui luogo è la terra) e Surya (il cui luogo è il cielo), sarebbe il fondatore dell’isola di Lanka, ovvero Ceylon.
Nel mandala del Buddha della medicina ha una sua collocazione ben precisa, poiché è il guardiano del Nord-Ovest e si può facilmente riconoscere dalla sua cavalcatura e dalle due bandiere che tiene in mano, mentre nelle thangka e nei mandala in cui si vuole rappresentare l’aria, questa assume la forma delle nuvole.
Di solito sono forme piene, arcuate, piene di luce, di colori brillanti e costantemente in movimento, la loro distribuzione sullo sfondo di thangka e mandala crea dei veri e propri paesaggi pieni di vigorosi archi e vortici che ricordano la forma della metà del tao cinese, mentre tre “virgole” insieme sono conosciute come “teste di leone” per la loro caratteristica formazione. Nell’insieme le nuvole, con i contorni netti e con una cromia di sfumature, nei toni dal bianco all’azzurro o dal bianco al rosa, sono sia la rappresentazione dell’aria sono anche l’allegoria del Dharma, la parola sacra che una volta espressa, con la sua danza elegante e colorata, raggiunge ogni luogo della Terra.
Nel mandala individuale spesso l’aria è rappresentata solo dal colore, il bianco o il celeste chiaro, a volte anche l’oro, oppure dagli uccelli e degli angeli simboli di unione tra cielo e terra.