Alcuni simboli usati nei miei mandala sono dei Kamon giapponesi.
Il kamon e’ uno stemma di antiche origini, si fa risalire al 600, il periodo Asuka quando l’imperatore dell’epoca fece applicare queste immagini sul suo stendardo di guerra. Esistono migliaia di kamon e per la maggior parte sono simboli rotondi in cui sono rappresentati in maniera stilizzata animali, architettura, disegno, lettere, fenomeni naturali e piante. Sono raggruppati in 6 insiemi che li riuniscono per caratteristiche e ciascuno e’ legato alla storia e alla filosofia degli antenati.
In epoche successive queste immagini furono utilizzate dai samurai e dalle famiglie nobili per indicare il proprio clan di appartenenza. Un po’ come avveniva in occidete per il Tartan scozzese e gli stemmi nobiliari in Italia, Francia e Regno Unito dal Medio Evo in poi.
La differenza sta nel fatto che il kamon si puo’ trovare non solo sulle insegne, ma pure sui kimono e incisi sulle pareti e sulle rifiniture delle abitazioni tradizionali. E oggi anche inciso su gadget e magliette. Nel periodo intorno all’anno mille alcune famiglie lo fecero stampare sulle proprie carrozze.
In un’epoca in cui solo le famiglie dei samurai avevano cognomi, (la gente comune aveva solo il nome) e in un’epoca in cui l’analfabetismo era assai alto il riconoscimento attraverso un simbolo che fosse immediato e diffuso era un fatto importante. Anche perche’ molte famiglie avevano cognomi simili ed in battaglia era fondamentale riconoscersi per combattere il nemico giusto!
Ci sono delle rigide regole per mantenere il proprio kamon o per crearsene uno. Perche’ da qualche secolo in qua, da quando anche la gente comune ha un cognome, spesso per le occasioni formali si usa un kamon. La scelta pero’ e’ sottoposta a limitazioni. Per esempio si puo’ eleggere solo tra una particolare selezione di disegni. Il kamon si tramanda per primogenitura, una sorta di legge salica del kamon. Gli eventuali altri figli possono decidere se utilizzarne un altro o crearne uno proprio. E’ considerato improprio l’uso di un kamon ereditato da altri e offensivo usare lo stemma di qualcuno che ha un rango superiore. Il kamon della famiglia imperiale giapponese e’ protetto da un copyright legale.
Poiche’ il kamon e’ personale, le donne continuano ad utilizzare quello della famiglia di origine anche da sposate. Sulla loro tomba pero’ viene inciso anche quello del marito. Se lo stemma della famiglia della sposa rischia l’estinzione il marito puo’ utilizzare questo kamon assorbendolo al posto del suo, purche’ pero’ non sia un primogenito. In questo modo sono sopravvissuti antichissimi stemmi.
Attualmente i giovani giapponesi stanno riscoprendo l’uso di questi stemmi per adornare accessori o indumenti sull’onda di una moda che guarda all’antico e alla tradizione ma che e’ considerata da alcuni solo una trovata.
Nel mandala uso il kamon sia come elemento decorativo sia con valore simbolico li’ dove le piume di un falco, piuttosto che le foglie di un albero o i petali di un fiore, o i due pesci stilizzati coincidano con il simbolo della creazione e con il significato che il disegno mi ispira.
Fonti:
http://www.culturagiapponese.it/
http://www.dsfy.com/Crest_Family_Japanese_Heraldry.htm
http://www.tokyotrad.com/ebay/kamon_explain.htm
http://es.wikipedia.org/wiki/Kamon
http://samurai73.blogspot.com/2005/09/kamon.html
http://fr.wikipedia.org/wiki/Mon_(héraldique)#Articles_connexes
Testo originale su www.mandalweb.info del 21 luglio 2010
http://www.mandalaweb.info/approfondimenti/news/ilkamondasimbolodellefamigliesamuraialmandala21luglio2010
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