Ho conosciuto Martha Bartefeld prima attraverso i suoi libri. Soprattutto quello sulla geometria sacra, un manuale utilissimo e accessibile per realizzare da se’ mandala geometrici dalle forme complesse. La contattai e lei mi rispose.
In quel periodo stavo approfondendo i miei studi sul Sand painting dei nativi americani e stavo preparando un viaggio negli Stati Uniti. Sarei andata a visitare gli stati della nazione Navajo e avrei visitato i musei e le gallerie specializzate nella vendita di materiali sul sandpainting.
Saremmo passati anche nel New Mexico, ad Albuquerque e a Santa Fe dove si trova il museo Weelwrigth con alcune collezioni di sand paintig tra i piu’ belli conservati. Le proposi di vederci per conoscerci personalmente e con la sua solita amabilita’ mi confermo’ la data. Ero emozionata. Stavo realizzando uno dei miei progetti piu’ ambiti, un viaggio nella Terra dei Navajo, nella terra del Sandpainting. E avrei incontrato Martha.
E’ stato un incontro speciale. Con una donna incredibile. Ci scambiammo le nostre conoscenze, il nostro approccio al mandala, quello che per noi il mandala significa, ha significato e cosa ci aspettiamo che significhi nel futuro.
Ho scoperto in Martha una persona di grande umanita’, pratica e piena di propositi ed energie. Le nostre posizioni sul mandala non sempre hanno coinciso, ma gli scambi hanno arricchito il personale punto di vista ampliando la visione e offrendo nuovi spunti su cui riflettere.
Il terreno su cui ci muoviamo si presta a moltissime interpretazioni e non esiste un solo modo di vedere il mandala anche se per tutte e due una cosa era chiara, il mandala e’ una sfida. La sfida con noi stessi per crescere nella nostra consapevolezza, un modo per elevarsi al divino che c’e’ in noi e chiede di essere espresso e infine uno strumento per sentirci meglio.
Martha si e’ rivelata una interlocutrice piena di senso dell’umorismo e con molte risorse, dall’alto dei suoi piu’ di novanta anni mi ha incoraggiata con consigli pratici e semplici a non mollare la mia strada, a non cedere e soprattutto a non preoccuparmi. Cio’ che la vita aveva in serbo per me sarebbe emerso, proprio come la magia del mandala promette, perche’ sarei stata capace di creare le condizioni per far accadere le cose.
Lei che ha festeggiato i suoi 80 anni con una corsa in bob sulle piste olimpiche di Innsbruck mi suggeriva di non spaventarmi e di accedere alla vita con gioia e leggerezza, dove questo non significa superficialita’ ma capacita’ di mantenersi semplici e aperti alle possibilita’.
Da quell’incontro piu’ volte abbiamo avuto modo di tenerci informate sui nostri progressi e ogni volta e’ una gioia ricevere le sue e-mail, i suoi pensieri e i suoi mandala da colorare.
Il suo sito http://www.marthabartfeld.com/ continua a darmi ispirazione e visitarlo e’ sempre un piacere.
Aspetto l’uscita del suo prossimo libro e che poi mi racconti del suo prossimo progetto…
~~~~~
Due anni dopo il nostro incontro Martha ci ha lasciati e con una profonda ammirazione e commozione le ho dedicato un tributo creando un video con uno dei suoi mandala che avevo inviato a molte persone e alcune hanno risposto mandandomi il suo Angelo colorato qui di seguito il video e il testo dell’articolo che in origine è comparso su www.mandalaweb.info
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.