L’archeoastronomia e’ una scienza relativamente moderna che studia le conoscenze astronomiche acquisite dalle popolazioni preistoriche fino a quelle medioevali , passando per quelle protostoriche, classiche e antiche. E’ uno studio che comprende un arco di tempo dall’eta’ del bronzo fino al XIV secolo dopo Cristo.
L’archeoastronomia e’ una sorta di “antropologia dell’astronomia” e va distinta dalla “storia dell’astronomia”, e’ una scienza interdisciplinare che coinvolge l’astronomia, l’antropologia, l’archeologia, la storia, l’etnologia, l’epigrafia, e lo studio dell’antichità.
I primi documenti su questa disciplina risalgono al XVIII secolo, in Inghilterra.
Le sue indagini si basano su siti archeologici la cui origine, come il loro uso definitivo sono spesso avvolti nel mistero. Il trait d’union di questi edifici come Stonehenge in Inghilterra, le piramidi di Giza in Egitto, il palazzo del Governatore di Uxmal in Yucatan, il grande tumulo di Newgrange in Irlanda, il sito Carnac in Francia, piuttosto che Bric Lombatera in Piemonte o il quartiere di Saint Martin de Corleans Aosta, in Italia, e’ il loro uso collegato all’astronomia.
La formidabile quantità di allineamenti tra le varie strutture, menhir, stele, tombe e altari, che indicano i punti dell’orizzonte ove sorgevano o tramontavano il sole e la luna in certi momenti dell’anno o avevano luogo fenomeni particolari che originavano date importanti suscitano una seria riflessione su possibili collegamenti astronomici. Una riflessione aperta ancora oggi che fa dell’archeoastronomia una scienza molto interessante, piena di suggestioni e misteri.
Alcuni di questi monumenti megalitici hanno una forma mandalica circolare e li’ dove a dominare sono i dolmen, con le loro punte rivolte al cielo spesso a sottolineare la circolarita’ o ciclicita’ del tempo sono presenti dei graffiti rupestri, di chiara matrice mandalica, riferibili al Sole e al suo percorso e la sua importanza nella vita sociale e agricola delle prime comunita’ umane.
Una testimonianza spettacolare e’ costituita dal sito archeologico di NewGrange in Irlanda, nella vallata del Boyne. Probabilmente si tratta di una monumentale tomba risalente al terzo millennio a.C. e destinata ai notabili della societa’ locale di forma circolare rivestita di pietre di un bianco lucente.
Alla base dell’enorme tumulo trova posto una teoria di 97 grandi pietre, dette kerbstones. Di forma piatta e regolare queste pietre sono conficcate orizzontalmente nel terreno e sono dotate di incisioni composte da fasce disposte a “U”, spirali e coppelle con quadrangoli. Il motivo rimanda alla tradizionale tripla spirale che si trova anche su alcuni megaliti all’interno delle camere del monumento e richiama la costruzione cosmogonica dell’universo e il profondo legame esistente tra l’uomo e il sole. Alcune incisioni su queste kerbstones risultano perfettamente allineate sul sorgere del Sole nel giorno del solstizio invernale e solo al mattino del solstizio invernale un raggio di luce solare può penetrare fin nel più remoto recesso delle camere centrali.
Mentre altre incisioni risultano orientate verso il punto in cui sorge il Sole al 6 maggio e all’8 agosto, date collegate alle pratiche agricole.
Si puo’ facilmente intuire che le date suggerivano la scansione del tempo e la ripartizione delle festivita’ pagane che si ispiravano al sole e alla luna e che avevano una importanza capitale nella distribuzione dei riti e dei tempi nelle societa’ dell’epoca. Con l’avvento della chiesa cristiana queste festivita’ furono sostituite con quelle religiose. I due esempi piu’ importanti del calendario religioso sono il Natala e la Pasqua. Il primo e’ direttamente collegato al solstizio solare dell’inverno che cade il 21 dicembre.
Mentre la Pasqua, festa religiosa detta “mobile”, ancora oggi e’ fissata secondo calcoli matematici che seguono il ciclo lunare che fa riferimento alla prima luna di gennaio sia per il calendario gregoriano che per quello ebraico anche lui basato sull’andamento lunare. Per questo motivo la Pasqua non cade mai nello stesso giorno ma ha una variazione da 1 a 30 giorni.
Maggiori informazioni sui siti:
http://terpconnect.umd.edu/~tlaloc/archastro/
http://digilander.libero.it/archeoastronomia/index1.htm
http://www.brera.inaf.it/archeo/index.htm
http://www.calion.com/archeo/archeoi.htm
http://www.knowth.com/newgrange.htm
Testo originale su www.mandalaweb.info del 13 aprile 2009
http://www.mandalaweb.info/approfondimenti/news/tra-archeoastronomia-e-immagini-mandaliche-il-sito-di-newgrange-in-irlanda—13-aprile-2009
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