“Non può piovere per sempre…”

B. Lee, “Il corvo”

« Huginn e Muninn volano ogni giorno alti intorno alla terra. 

Io ho timore per Huginn che non ritorni; 

ma ho ancora più timore per Muninn.» 

Grímnismál, poema eddico, XX canto

Il corvo è un simbolo controverso e particolare. Nella mitologia norrena però è il compagno di Odino, che anzi ne ha due (Hugin e Munin) e sono positivi perché gli portano ogni giorno le informazioni e sono uno Pensiero e l’altro Memoria; tra i Celti è il simbolo di Morrigan la dea della guerra e dei morti in battaglia; tra i Greci era un guardiano-spia di Apollo che vistosi tradito trasforma le sue piume da bianche in nere; tra i Nativi Americani è il messaggero che viene dal grande vuoto dietro lo spazio e il tempo dove tutto è originato e dove tutto ritorna; nella Bibbia e nel Corano indica a Caino come seppellire Abele confermando ancora una volta il suo simbolismo negativo. Nel Buddismo tibetano il corvo è associato a  Mahakala (il Grande Nero) protettore del Buddismo, mentre per gli Indù, Shani (equiparato al pianeta Saturno) siede su un corvo e protegge contro i furti.

Andando ancora più indietro i corvi, sono simboli collegati alla Grande Dea dispensatrice di vita e di morte, diverse statuette sono state rinvenute con la Dea accompagnata dai pennuti quando non indossa essa stessa le ali, anche Lilith è accompagnata da uccelli e non a caso nel periodo medievale i corvi diventano, insieme al gatto nero, compagni delle streghe confermando così il loro carico negativo.

Il colore nero delle sue piume certo non aiuta il corvo che con la cornacchia e altri uccelli viene percepito nella tradizione popolare come foriero di sventura e cattive notizie, contrapposto alla colomba bianca portatrice di pace e del rametto di ulivo a Noè, che invece dal corvo era stato abbandonato.

Il corvo, come tutti gli uccelli, è un antico simbolo dell’anima e dell’elemento aria ed è l’immagine dello spirito opposto alla materia, inoltre per C. G. Jung ogni uccello nel mandala rappresenta lo spirito e l’intervento del sovrannaturale, partecipa del processo di trasformazione. Quale messaggero alato dello spirito porta l’anima a guardare oltre il mondo tangibile della materia. Il corvo dunque sa guardare oltre, nel mondo cosiddetto “altro”, e porta visioni della conoscenza suprema. Il detto irlandese “possedere la conoscenza del corvo” si riferisce proprio alla capacità di sapere che va oltre la divinazione e ha le sue basi nella consapevolezza spirituale e inconscia.

Nel mandala che ho postato e creato, (scaricabile gratuitamente, può essere colorato seguendo la propria ispirazione) alcune forme e simboli creano un centro per il corvo. L’abilità di questo uccello nel guardare nel futuro, nel divinare si trasforma in chi colora il mandala nella capacità di fronteggiare le proprie emozioni negative, i propri demoni e simboleggia il passaggio e la nostra trasformazione.

Ovviamente non basta colorare un mandala per aver compiuto un intero percorso ma costituisce un buon inizio e ogni passo verso la consapevolezza del nostro essere è un passo verso il nostro benessere. E poiché siamo a cavallo delle feste di Halloween e di Tutti i Santi e dei Morti perché non onorare anche le nostre personali paure, le angosce, le angustie del quotidiano ad un uccello capace di trasformare e collegare i mondi? Affidiamoci a questo animale che come tanti nel mandala ha il potere di esprimere stati d’animo, virtù e amore verso noi stessi.

Come dice Brandon Lee nel film “il Corvo”: Non può piovere per sempre…

Fonti:

S. Fincher, Mandala

C. Morel, Dizionario dei simboli

Heike Owusu, Symbols of Native America

S. Heinz, I simboli dei Celti

Fonte originale: Mandalaweb.info – https://sites.google.com/a/mandalaweb.info/web/approfondimenti/news/mandalaesimboliilcorvo