Il rosone, la finestra istoriata, colorata e soprattutto circolare che nel Medioevo diventa l’emblema dell’architettura sacra nelle cattedrali gotiche, viene associata per diversi motivi al mandala.

Come il mandala e’ un mezzo sacro per entrare in contatto con il divino, un ponte, o meglio una finestra, che permette all’anima del pellegrino, del credente o dell’iniziato, di trascendere il mondo immanente ed entrare nel Cosmo trascendente. Di passare dal micro al macrocosmo sentendosi parte di un Creato che non spaventa, piuttosto si apre come un fiore.

E’ una struttura circolare e come tale la forma geometrica della ciclicità infinita. Ogni cerchio, non ha un inizio e non ha una fine, nel cristianesimo rimanda all’infinitezza di Dio, all’aureola, alle sfere celesti e alla Creazione.

Il cerchio e’ assimilato alla ruota e questa rimanda a quella del Dharma buddista.

Il Dharma è l’insieme degli insegnamenti, è sempre in movimento intorno a un perno fisso, idealmente il Monte Meru.

Dal centro i raggi si dipartono e come nel rosone cosi’ nel mandala c’e’ una stretta relazione tra l’esterno e l’interno.

Il rosone inoltre e’ definito cosi’ perché ricorda un fiore, la rosa, simbolo mistico della divinità femminile, che di solito siede nel centro. Il suo omologo nel mandala e’ il loto, un fiore sacro al centro del quale siede la manifestazione della virtù impersonata dalla divinità.

Talvolta nei mandala individuali compaiono rose, rosoni e ruote, secondo C. G. Jung questo accade quando si e’ sulla via della guarigione e della rigenerazione.

I mandala~rosone sono una bella esperienza di colore e di ricerca di armonia; sono espressione di una geometria sacra archetipica che comprende forme e linee capaci di intersecarsi dando vita a nuovi e interessanti risultati che agiscono come benefico supporto nella ricerca del proprio centro.

Attraverso le vetrate colorate sulle quali erano raffigurati emblemi, segni zodiacali, le arti e i mestieri, le stagioni, gli angeli e i santi il rosone diventa la strada, il percorso per attualizzare la conoscenza di Dio, incontrandolo in un mondo pieno di immagini archetipiche e simboliche per questo fidate e non spaventose. Il fedele può allora avanzare fino al centro del transetto della chiesa dove all’orario stabilito, nel giorno prefissato potrà godere dell’effetto eccezionale di luci brillanti che illuminano l’anima e favoriscono il contatto con la propria interiorità spirituale.

Fonte originale: Mandalaweb.info – https://sites.google.com/a/mandalaweb.info/web/approfondimenti/news/ilrosonemandaladelloccidente