Il simbolismo solare, così come quello lunare, sono molto importanti nella pratica e nell’arte del Buddhismo Tantrico. Alludono a molte altre entità duali (come maschio e femmina, luce e ombra ecc.) che con la pratica Buddhista si uniscono nella non-dualità, spesso sono equiparati al Monte Meru.
Intorno a lui sono sedute nella posizione del loto le otto divinità planetarie, circondate a loro volta da ventotto figure che sono l’allegoria delle costellazioni e delle case astrali introno all’eclittica.
Ai quattro angoli sono posizionati i dodici segni zodiacali. Nei dettagli si possono riconoscere riferimenti ai donatori. Da notare inoltre l’assenza dei Cinque Buddha il che farebbe pensare ad una matrice Indù.
L’iconografia di Surya ha subito variazioni nel tempo, a seconda della regione e delle influenze ricevute che furono nei secoli prima e dopo Cristo greche, iraniane, sciite e kushana in alcuni casi fu rappresentato con gli stivali alti e un mantello,come nel nostro mandala. Ciò che lo contraddistingue e lo rende riconoscibile è il carro del sole, trainato da sette cavalli, a volte anche quattro secondo la tradizione greca; altro segno distintivo è la corona a raggiera e le sue braccia sono due mentre in ciascuna mano porta un loto.
A volte il Sole è rappresentato ai lati delle porte dei monasteri buddisti con Chandra (la dea della Luna) con la quale condivide l’importante compito di creare equilibrio tra il giorno e la notte. Nella versione aniconica è raffigurato come un cerchio rosso con i raggi, altre volte invece è tradotto con una svastica o un anello di pietra.
Fonti:
R. Fisher, Art of Tibet
Pratapaditya Pal, Tibetan Painting
Fonte originale: Mandalaweb.info – https://sites.google.com/a/mandalaweb.info/web/approfondimenti/news/suryailmandaladelsole