Esce postumo, in questo ottobre del 2013, un racconto di Antonio Tabucchi, “Per Isabel, Un mandala”. Il racconto era stato scritto a piu’ riprese e pronto, a quanto pare, gia’ nel 1996.
Dopo la poesia e le fiabe per bambini, ora il mandala e’ un sottotitolo e anche un modo di costruire un racconto.
E’ interessante questa contaminazione, l’ingresso nella letteratura contemporanea del mandala non come soggetto, protagonista dell’analisi, ma come struttura narrativa, come riferimento per un metodo, per un approccio investigativo.
Il percorso concentrico del mandala che dall’esterno va verso l’interno offre una via all’autore per entrare nella storia, nella visione del racconto. Personaggi che riemergono dal passato e cercano una verita’ proprio come in un mandala, per poi tornare all’esterno, perche’ senza camminare in due sensi qualcosa si perde.
La capacita’ narrativa, mai scontata, e la figura del mandala si intrecciano e regalano una nuova e intrigante opportunita’ di calarsi nella quotidianita’, per quanto oniricia, come quella presentata di solito da Tabucchi.
Come l’immagine del mandala simboleggia un viaggio spirituale all’interno di se’ stessi cosi’ anche il racconto si puo’ dipanare con il probabile intento di ricercare, ricostruire qualcosa.
Mi spiace solo non poter intervistare Tabucchi per saperne di piu’ sull’origine della sua idea di dedicare un mandala a Isabel e sul suo rapporto col mandala…
Annalisa Ippolito
Testo originale www.mandalaweb.info pubblicato 2 ottobre 2013
http://www.mandalaweb.info/approfondimenti/news/ilmandalaentranellanarrativa-ottobre2013