Annick Augier e’ una “artista francese di nascita e romana di cuore” come lei stessa si definisce. Scopre il mandala e la terapia con i colori e ne fa esperienza in prima persona impegnandosi poi a mettere a disposizione con gli altri queste sue esperienze… di seguito riporto lo scambio che ho avuto con Annick che voglio ringraziare per aver condiviso su www.mandalaweb.info tanta parte di se’. Annalisa: Come sei arrivata al mandala?Annick: Stavo preparando la mia partecipazione alla Fiera dell’Artigianato di Milano nel 2003 e cercavo delle nuove fonti d’ispirazione per creare dei piani di tavolo intarsiati di finti marmi. “Per caso”, trovai un libro strepitoso di Dahlke Ruediger , Terapia con i Mandala. Proponeva di curare i disturbi dell’anima colorando delle figure simboliche che rappresentavano le forze dell’universo e altro. Le pagine erano piene di disegni estratti da forme presenti nella Natura o creati dalla mano umana. Essenziali o complessi, si chiamavano Mandala. Sono rimasta letteralmente affascinata senza nemmeno capire perché. Allora mi sono interessata al soggetto. Ho cercato altri libri e scoperto questo strumento di connessione con se stesso, cosi dolce e allo stesso tempo cosi potente. Annalisa: Ricordi il tuo primo mandala visto e quello che hai creato colorato?Annick: Veramente saranno questi 4 piani da tavolo intarsiati per la Fiera. All’inizio, usavo questi disegni Mandala come motivi decorativi. Però, nello stesso tempo, andavo avanti nella mia ricerca di risposte sul perché dei miei due cancri, tramite terapie olistiche e tecniche di conoscenza di se stesso. Sei mesi dopo la Fiera, ho provato un’attrazione fatale verso Il libro illustrato di Mandala di Murty Kamala. Proponeva cinquanta disegni di Mandala, espressioni di cinquanta determinati stati di animo. Ciascuna strutura mandalica e il suo significato simbolico erano accuratamente commentati.Accanto, ho trovato anche un piccolo libro non meno affascinante:“I Mandala da Susanne F. Fincher. Lei offriva una sintesi di quest’arte in un modo accurato, pratico e nello stesso tempo amorevole. Perché il cerchio e quindi il mandala è stato cosi importante per la cultura umana sin dai tempi più antichi? In che modo rappresenta un’espressione del Sé? Come creare e interpretare il proprio Mandala? Colori, numeri e forme: il loro significato. E ben altre cose.Tutti e due hanno rivoluzionato la mia vita. Per la prima volta, ho preso coscienza del potere guaritore di questi disegni cosi incantevoli. Potevano essere di un profondo aiuto nella comprensione e la risoluzione di difficoltà. Annalisa: Che cos’e’ il wellness pittorico?Annick: Ero pittrice decoratrice in Trompe l’oeil quando ho incontrato la malattia per due volte. Al primo cancro, mi sono detta : Che sfortuna! Ma capita ad altre, Mamma per prima. Seguirò i trattamenti e tutto andrà bene.” Però, un secondo cancro tutto nuovo, 18 mesi dopo, non può essere preso per un altro incidente sfortunato. Ho capito che era un messaggio del mio corpo dicendo che qualche cosa non andava nella mia vita. Ma che cosa?Il desiderio di comprendere e di guarire totalmente mi ha allora propulsa verso lo studio e poi la pratica di diverse terapie alternative e strumenti di sviluppo personale. Per citarne alcuni Fiori di Bach, Kinesiologia emozionale, Theta Healing, Mythoself Process (una variante della PNL) MBSR (riduzione dello stress basato sulla piena coscienza), Cabala e guarigione. Ho anche seguito un insegnamento di psicologia transpersonale, bioénergie e medicina energetica.Ovviamente il mio mestiere si è trasformato col passare del tempo. Dalla fusione dei miei talenti di artista con questi nuovi insegnamenti è nata Wellness pittorico, cioè il benessere tramite l’uso di colori, simboli e tecniche energetiche. Sono diventata Pittrice Terapeuta dell’anima. Annalisa: Quali obiettivi si propone?Annick: Wellness pittorico vuole offrire degli strumenti di risveglio a se stesso ed alla propria Verità, unica modo di costruire la vita per la quale siamo nati. Con questo obbiettivo generale, è fatto di diverse sfaccettature:Prima, la pittura “su misura”: Ritratto d’anima si rivolge agli individui desiderosi di andare al di là delle apparenze, di scoprire la parte più intima del Sé e di offrirsi una visione della loro anima e della sua ricerca. Cuore d’impresa esprime invece la sensibilità e l’identità di un’attività professionale, vettore originale di diffusione dei suoi valori e dei suoi impegni verso l’esterno.Poi dei seminari collettivi come La via del Mandala, La pittura del sé e delle sessioni individuali guidano le persone verso una più grande comprensione di loro stessi ed un equilibrio emozionale migliore.Quanto alle mie composizioni personali, illustrano dei processi di guarigione e di risurrezione. Agli occhi dei miei collezionisti di tutta l’Europa, illustrano le prove incontrate e sormontate che ci permettono di rinascere, un po’ più coscienti, un po’ più forti ogni volta.La pubblicazione di un’autobiografia Il cancro ha guarito la mia vita sulla mia esperienza personale di guarigione costituisce l’ultima parte di questa tavolozza arte-terapeutica. Annalisa: Ci sono, se ci sono, difficoltà o pregiudizi nel misurarsi con il mandala come strumento di guarigione?Annick: Certo. Ci sono sempre degli scettici su qualunque metodo olistico, quindi figuriamoci sul potere di guarigione di disegni! Poi, non siamo tutti sensibili nello stesso modo all’energia di colori, forme, simboli. Alcuni si connettono di più al suono, altri privilegiano il lavoro sul corpo, ecc…. Annalisa: Quali sono le tue fonti di ispirazione?Annick: Parto spesso da qualche cosa che esiste già nella natura o da strutture fatte dalla mano dell’uomo e poi le trasformo, oppure mi connetto alla mia visione interiore. In ogni modo seguo le reazioni sottili del mio corpo che mi guidano. Annalisa: Hai dei progetti a breve o lungo termine sul mandala che vuoi condividere con noi?Annick: Adesso che mi sono radicata in Francia di nuovo, riprendo la mia collaborazione con la Dr.ssa Fiorella Lucana e l’associazione NATA all’occasione di viaggi in Italia. Abbiamo appena concluso un seminario Mandala a Roma. Mi piacerebbe avere altre opportunità pure, magari in altre città dell’Italia.In Francia a Grenoble, ho cominciato una serie di serate di dimostrazioni dei Mandala per aprire dei gruppi di lavoro per l’autunno. Vorrei anche sviluppare dei gruppi per le persone malate di cancro, visto la mia esperienza personale. La via del Mandala si basa sulla realizzazione del suo disegno mandalico con l’aiuto di diverse tecniche che ne facilitano la creazione e la comprensione. Poi, più in là, creare degli strumenti di comprensione di se stesso tramite delle carte create con i miei Mandala personali. Ho già in preparazione un mazzo di carte I 32 Sentieri, ispirate dall’Albero della vita e le sue lettere ebraiche, che comprendono anche dei Mandala rappresentando le 10 Zephirot.
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